Il documento sul Ddl n. 2267 in materia di assegno temporaneo per figli minori, presentato dai CdL alla Commissione Lavoro del Senato
L’avvio dell’attuazione del Family Act deve essere accolto con favore, anche se tardivo rispetto alla grave contrazione della natalità e condizionato dall’introduzione di un valore Isee, che riduce significativamente l’impatto della riforma. Questa la posizione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, chiamato a presentare le proprie osservazioni e proposte sul disegno di legge n. 2267 in materia di assegno temporaneo per i figli minori presso la Commissione Lavoro del Senato. L’innesto dell’indicatore Isee nella regolamentazione al fine di limitare il numero dei beneficiari dell’assegno unico – si legge nel documento inviato alla 11a Commissione di Palazzo Madama – produce di fatto l’effetto di penalizzare i redditi familiari rispetto a quelli individuali. Opportuno valutare, per il CNO, l'uso del “quoziente familiare”, che suddivide una parte del reddito familiare e le relative aliquote di prelievo in rapporto ai carichi familiari.
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