L'associazione, che racchiude al proprio interno CUP e RPT, chiede al Parlamento una normativa chiara per imprese e PA
“Equo compenso per i professionisti da applicare indistintamente a tutte le imprese e le Pubbliche Amministrazioni”. All’indomani della ripresa dell’iter legislativo del disegno di legge AC 3179 in Commissione Giustizia della Camera, ProfessionItaliane, l’Associazione che racchiude al proprio interno le rappresentanze professionali di CUP e RPT, chiede una normativa chiara. Il principio dell’equo compenso, infatti, va esteso a tutte le realtà economiche e non limitato, come previsto dall’articolo 2 del ddl, solo alle imprese che nel triennio precedente al conferimento dell’incarico hanno occupato alle proprie dipendenze più di sessanta lavoratori o hanno presentato ricavi annui superiori a 10 milioni di euro. Soddisfatti dell’accelerazione che il Parlamento ha dato ad un tema così sentito è stata espressa dal Presidente di ProfessionItaliane, Armando Zambrano, e dalla Vicepresidente, Marina Calderone, che hanno rimarcato al Parlamento la necessità e l'urgenza di un quadro di riferimento legislativo inequivocabile.
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