Dall’Inps l’elenco gli adempimenti necessari per la richiesta del riconoscimento del trascinamento di giornate
Entro il prossimo 23 febbraio le aziende agricole dovranno trasmettere in via telematica la dichiarazione utile per richiedere il “Trascinamento di giornate”, beneficio previsto in favore dei lavoratori agricoli a tempo determinato che non hanno raggiunto, nel 2023, il numero minimo di giornate di effettivo lavoro a causa di eventi eccezionali o calamità naturali. A comunicare la scadenza è l’Inps con la circolare n. 19/2024 che elenca gli adempimenti necessari per la richiesta del riconoscimento, sia a fini previdenziali che assistenziali, di un numero di giornate necessarie al raggiungimento del numero di quelle lavorative effettivamente svolte presso gli stessi datori di lavoro nell’anno precedente a quello di fruizione dei benefici per gli interventi di prevenzione e compensazione dei danni per calamità naturali o eventi eccezionali di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Il beneficio, esteso anche ai piccoli coloni e ai compartecipanti familiari delle aziende che abbiano beneficiato degli stessi interventi, è destinato ai lavoratori occupati nel 2023 per almeno cinque giornate presso un’impresa agricola “che abbia fruito di almeno uno degli interventi di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo n. 102/2004 e che ricada in un’area dichiarata calamitata ai sensi dell’articolo 1, comma 1079, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”. Requisito necessario ai fini del “trascinamento” è che le giornate di lavoro siano state prestate presso gli stessi datori di lavoro. Le aziende interessante dunque dovranno trasmettere per via telematica la dichiarazione di calamità, direttamente o per il tramite degli intermediari autorizzati, avvalendosi dell’apposito servizio, denominato “Aziende agricole: Dichiarazione calamità”, reperibile nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per misure emergenziali straordinarie” del sito istituzionale www.inps.it.
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