
La legge n. 101/24 prevede anche l’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato e della Banca dati degli appalti nel settore agricolo
Dall’istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura come strumento di condivisione delle informazioni tra amministrazioni statali e regioni al rafforzamento degli accertamenti sui percettori dell’Assegno di Inclusione per prevenire e contrastare il caporalato, lo sfruttamento lavorativo e il lavoro sommerso e irregolare attraverso l’implementazione dell’interoperabilità delle banche dati degli enti incaricati della vigilanza. Senza tralasciare la creazione presso l’Inps di una Banca dati degli appalti in agricoltura, al fine di potenziare i controlli in materia di lavoro e legislazione sociale nel settore agricolo. Sono solo alcune delle previsioni in materia di lavoro della legge n. 101/2024 che converte con modificazioni il D.L. n. 63/2024 (c.d. Decreto Agricoltura). Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 163 del 13 luglio scorso e in vigore dal giorno seguente, dispone misure urgenti per le imprese agricole della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Interventi normativi ripresi anche in una nota del Ministero del Lavoro del 15 luglio. Nel dettaglio, il Sistema informativo citato consentirà lo sviluppo della strategia per il contrasto al fenomeno del caporalato, favorirà l’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo e incrementerà le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura. Mentre alla Banca dati degli appalti in agricoltura potranno accedere il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, la Guardia di Finanza e l’Inail. Saranno iscritte, inoltre, le imprese operanti nel settore delle attività di raccolta di prodotti agricoli, che intendano partecipare ad appalti nei quali l’impresa committente sia un’impresa agricola. Tra le altre modifiche intervenute durante l’iter di conversione del decreto, il riconoscimento della CIGO per alte temperature agli operai agricoli a tempo indeterminato anche in caso di riduzione dell’attività lavorativa pari alla metà dell’orario giornaliero contrattualmente previsto. Analoga previsione anche per la sospensione lavorativa tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2024 determinata da eventi oggettivamente non evitabili.
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