Con la circolare n.18/E le Entrate chiariscono modalità di adesione all’istituto, destinatari e benefici fiscali
Il contribuente che ha già inviato la dichiarazione 2024 senza accettare la proposta di Concordato preventivo biennale può ancora aderire all’istituto, presentando una dichiarazione correttiva entro la data di scadenza per l’invio del modello Redditi per il periodo d’imposta 2023, fissata al 31 ottobre 2024. Inoltre, se il contribuente esercita due attività soggette agli ISA, una di impresa e una di lavoro autonomo, avrà la possibilità di avere due proposte, a cui potrà aderire sia in modo congiunto che individuale. Sono alcune delle precisazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nelle risposte ai quesiti contenute nella circolare n.18/E, diffusa lo scorso 17 settembre. Con il documento di prassi vengono fornite le istruzioni operative sul Concordato preventivo biennale, introdotto dal D.Lgs. n.13/2024 con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo agli obblighi dichiarativi. La circolare illustra, infatti, i soggetti e le modalità con cui aderire all’istituto, i benefici fiscali conseguenti all’adesione e fornisce risposte ai quesiti più ricorrenti pervenuti all’Amministrazione finanziaria. Come si legge nella nota stampa pubblicata sul sito delle Entrate, il Concordato è rivolto a chi aderisce al regime forfettario e ai contribuenti tenuti all’applicazione degli ISA. Tra le condizioni d’accesso l’assenza di debiti per tributi amministrati dall’Agenzia o debiti contributivi o aver estinto, prima della scadenza del termine per aderire al Concordato, quelli di importo pari o superiore a 5mila euro.
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