
Tra le novità, la proroga al 30.09 dell’adesione all’istituto e l’esclusione dei soggetti che adottano il regime forfetario
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 dello scorso 12 giugno il Decreto Legislativo n. 81/2025, recante disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, giustizia tributaria e sanzioni tributarie. Il provvedimento, in vigore dal 13 giugno scorso, nasce dall’attuazione della delega fiscale contenuta nella legge n. 111/2023, a seguito dell’intesa in Conferenza Unificata del 17 aprile e del via libera del Consiglio dei Ministri del 4 giugno 2025. Tra le principali novità, le modifiche al decreto legislativo n. 13/2024 per stabilizzare il meccanismo biennale del concordato preventivo, offrendo maggiore certezza agli operatori economici nel quadro di ristrutturazioni aziendali. Il decreto dispone la proroga al 30 settembre (il termine iniziale era fissato al 31 luglio) per poter aderire all’istituto, escludendo i soggetti che adottano il regime forfetario. E ancora: l’articolo 4 prevede la modifica dei termini per la trasmissione della CU per i redditi di lavoro autonomo e per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata per i contribuenti titolari di partita Iva. In buona sostanza, a partire dal 2026, le certificazioni uniche che contengono esclusivamente redditi di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale sono trasmesse in via telematica all’Agenzia delle Entrate, anziché entro l’attuale termine del 31 marzo, entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti. Di conseguenza, sempre a partire dal 2026, viene differito al 20 maggio, anziché al 30 aprile, anche il termine a partire dal quale le Entrate, dovendo utilizzare le certificazioni, mettono a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva la dichiarazione dei redditi precompilata. Resta fermo il termine del 30 aprile previsto per tutti gli altri contribuenti. Vengono riviste, inoltre, le regole sui coefficienti usati per la determinazione del reddito dei contribuenti in regime forfettario, al fine di semplificare le posizioni fiscali dei piccoli professionisti e delle partite IVA. Le principali novità apportate dal decreto correttivo sono state oggetto di analisi nel corso dell’ultima puntata di “Diciottominuti-Uno sguardo sull’attualità”.
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