
Il XXI Rapporto Annuale dell’Istituto con il focus sul canale intermediato e i dati sulla gestione delle aziende
La necessità di conoscere l’utenza è un elemento strategico per la trasformazione del modello di servizio Inps e trova negli intermediari la chiave di connessione con la platea dei fruitori dei servizi erogati. I Consulenti del Lavoro nel 2021 hanno gestito il più alto numero di aziende (916.093) e di lavoratori (8.318639). Nel XXI Rapporto Annuale, presentato l’11 luglio 2022 presso la Sala della Regina a Montecitorio, viene sottolineata l’importanza del canale intermediato per superare la frammentazione nel contatto e, grazie alla capillare presenza sul territorio nazionale, raggiungere una più ampia platea di utenti. «Partner strategici» per fornire un supporto consulenziale, come vengono definiti nel paragrafo 5.5.1.3. del Rapporto, gli intermediari sono indicati anche come indispensabili per l’interazione semplificata con le imprese, attraverso pochi soggetti, tecnicamente qualificati, in rappresentanza di numerose aziende.
Al tempo stesso, ricorda il Rapporto, gli intermediari sono considerati dall’Inps anche come segmento di utenza interna «ai quali destinare servizi e strumenti dedicati». Una direzione, quella espressa dall’Istituto previdenziale, enfatizzata dalla spinta all’innovazione del PNRR e i cui profili evolutivi rispetto ai rapporti con i Consulenti del Lavoro sono stati anticipati dal Direttore Generale Vincenzo Caridi durante il Festival del Lavoro 2022. E che saranno destinatari di grandi e interessanti novità operative nei prossimi mesi.
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