Novità normative e ultime circolari emesse
Calendario delle festività religiose ebraiche per l'anno 2024
Il Ministero dell’Interno ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 234 del 6 ottobre 2023, il comunicato con il calendario delle festività ebraiche per l’anno 2024.
Il prossimo anno le festività ebraiche saranno le seguenti: tutti i sabati da mezz’ora prima del tramonto del sole del venerdì ad un’ora dopo il tramonto del sabato; Pesach (Pasqua), da lunedì 22 aprile a un’ora dopo il tramonto di mercoledì 24 aprile e da mezz’ora prima del tramonto di domenica 28 aprile a un’ora dopo il tramonto di martedì 30 aprile; Shavuoth (Pentecoste), da mezz’ora prima del tramonto di martedì 11 giugno a un’ora dopo il tramonto di giovedì 13 giugno; Digiuno del 9 di Av, da mezz’ora prima del tramonto di lunedì 12 agosto a un’ora dopo il tramonto di martedì 13 agosto; Rosh Hashanà (Capodanno), da mezz’ora prima del tramonto di mercoledì 2 ottobre a un’ora dopo il tramonto di venerdì 4 ottobre; Vigilia di Kippur (espiazione) e Kippur, da venerdì 11 ottobre a un’ora dopo il tramonto di sabato 12 ottobre; Sukkot (Festa delle Capanne), da un’ora prima del tramonto di mercoledì 16 ottobre a un’ora dopo il tramonto di venerdì 18 ottobre; Shemini Atzeret e Simchat Tora’ (Festa della Legge), da mezz’ora prima del tramonto di mercoledì 23 ottobre a mezz’ora dopo il tramonto di venerdì 25 ottobre.
Decreto omnibus: la legge di conversione in Gazzetta
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 ottobre 2023 la legge 9 ottobre 2023, n. 136, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici (c.d. Decreto Omnibus).
Le nuove norme del Decreto Omnibus come convertito in legge entrano in vigore a partire dal 10 ottobre 2023.
Tra le novità della conversione del Decreto Omnibus si segnalano:
- le modifiche in materia di golden power sui settori di energia, trasporti, comunicazioni e agli ulteriori attivi individuati sulla base dei fattori critici elencati dalla disciplina europea, per specificare i casi in cui i poteri speciali del governo si applicano anche all’interno di un medesimo gruppo (articolo 7)
- misure di contrasto al fenomeno del de-risking in ambito antiriciclaggio (articolo 12-bis)
- deroghe transitorie ai trattamenti di integrazione salariale straordinaria per le imprese industriali rientranti in piani di sviluppo strategico (articolo 12-quater)
- possibilità per il Governo di dichiarare il preminente interesse strategico nazionale di grandi programmi d’investimento esteri sul territorio italiano con possibilità di nomina di commissari straordinari (articolo 13)
- modifiche all‘imposta straordinaria 2023 sugli extraprofitti delle banche (articolo 26)
- modifiche ai termini di applicazione delle disposizioni sull’estinzione anticipata dei contratti di credito al consumo, con restituzione di tutti i costi sostenuti (articolo 27)
Operativo il sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva
Sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2023, n. 236, è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle imprese e del made in Italy 29 settembre 2023 che attesta l'operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva di imprese dotate di personalità giuridica, di persone giuridiche private, di trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali e di istituti giuridici affini al trust. Da tale data di pubblicazione decorre il termine perentorio di 60 giorni per effettuare le comunicazioni dei dati e delle informazioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 3 del Decreto n. 55/2022 del MEF.
Si tratta di uno strumento volto alla trasparenza e conoscibilità dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva, al fine di prevenire e contrastare l’utilizzo del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi derivanti da attività criminose e di finanziamento del terrorismo.
INPS
CIG in deroga: versamento del contributo addizionale
L’INPS, con il messaggio n. 3575 del 12 ottobre 2023, interviene riguardo l’obbligo del versamento del contributo addizionale a carico delle aziende che ricorrono al trattamento di integrazione salariale in deroga. In caso di pagamento diretto delle prestazioni, il datore di lavoro è tenuto, a pena di decadenza, a inviare all’INPS tutti i dati necessari al pagamento dell’integrazione salariale entro la fine del secondo mese successivo a quello in cui è collocate il periodo di integrazione salariale o, se posteriore, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del provvedimento di autorizzazione. Ne consegue che i datori di lavoro autorizzati alle integrazioni salariali sono tenuti al versamento del contributo addizionale. La contribuzione deve essere calcolata sulla retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate (c.d. “retribuzione persa”), quale base di calcolo dell’importo dell’integrazione salariale e, al contempo, della misura del contributo addizionale, maggiorata dei ratei di mensilità aggiuntive, a prescindere da ogni pattuizione negoziale che possa riguardare il trattamento retributivo dei lavoratori interessati da provvedimenti di integrazione salariale e che la misura dell’aliquota varia in funzione dell’intensità di utilizzo delle integrazioni salariali nell’ambito del quinquennio mobile. Versamento contributivo al Fondo di Tesoreria Per i datori di lavoro tenuti al versamento al Fondo di Tesoreria, l’obbligo contributivo sussiste anche durante il periodo di integrazione salariale, relativamente alle quote di TFR maturate sulla retribuzione persa a seguito della riduzione oraria o della sospensione dell’attività lavorativa.
Stralcio dei debiti erariali: richiesta di ripristino e pagamento
L’INPS, con la circolare n. 86 del 10 ottobre 2023, ha fornito le istruzioni per chiedere il riconteggio dei debiti annullati e le modalità per il pagamento.
L’annullamento dei debiti contributivi, a seguito delle operazioni di saldo e stralcio dei debiti fino a 1.000 euro disposte dal D.L. 199/2018 e dalla L. 197/2022 (L. di Bilancio 2023), ha comportato una riduzione della posizione contributiva di:
– artigiani, commercianti e autonomi agricoli iscritti alle gestioni INPS;
– committenti e professionisti della Gestione Separata INPS.
I suddetti lavoratori possono chiedere il riconteggio dei debiti annullati. Coloro che vogliono versare quanto dovuto per ripristinare la propria posizione previdenziale devono presentare domanda entro il 10 novembre e versare, entro il 31 dicembre, l’importo calcolato e comunicato dall’INPS.
Giornalisti subordinati: versamento contributo aggiuntivo
L'INPS, con il Messaggio n. 3596 del 13 ottobre 2023, pubblica le indicazioni relative alle modalità di denuncia e versamento del contributo straordinario a carico dei giornalisti attivi, titolari di un rapporto di lavoro dipendente, pari all'1% della retribuzione imponibile a fini previdenziali previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione dell'INPGI n. 27 del 23 giugno 2021, per i periodi di competenza da gennaio 2022 a giugno 2022.
Prepensionamento dei giornalisti Chiarimenti circa il requisito di permanenza in CIGS
Con il messaggio numero 3595 del 13 ottobre 2023, l' fissa i criteri in base ai quali, in deroga alla condizione di essere stati collocati in Cassa integrazione per almeno 90 giorni, sarà possibile riconoscere il pensionamento anticipato ai giornalisti che hanno fatto domanda.
Una delle condizioni richieste per accedere al predetto prepensionamento è l’essere stati ammessi al trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per la causale di cui all’articolo 25-bis, comma 3, lettera a), del decreto legislativo n. 148 del 2015 (“riorganizzazione aziendale in presenza di crisi, di durata non superiore a 24 mesi, anche continuativi”)
Ai fini dell’accesso al prepensionamento è necessario pertanto che:
- i 3 mesi di permanenza in CIGS, ancorché non continuativi, siano fruiti nel periodo indicato nel decreto ministeriale di autorizzazione alla CIGS finalizzata al prepensionamento oppure nel periodo di proroga del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi dell’articolo 22-bis del decreto legislativo n. 148 del 2015;
- i requisiti anagrafico e contributivo siano maturati entro il medesimo periodo di CIGS autorizzato dal predetto decreto ministeriale;
- l’ultima contribuzione sia accreditata a titolo di CIGS finalizzata al prepensionamento.
Con riferimento alla condizione del periodo di permanenza in CIGS l’Istituto chiarisce che, sulla base dell’articolo 9 del decreto interministeriale n. 100495 del 2017, la medesima si ritiene soddisfatta laddove la permanenza in CIGS sia di almeno 90 giorni.
Fondo Trasporto Pubblico anche per le imprese con meno di cinque dipendenti
Con il Messaggio 3548 del 10 ottobre 2023, l'INPS rende noto che a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, del 29 agosto 2023, grazie al quale è stato adeguato lo statuto del Fondo bilaterale di solidarietà per il sostegno al reddito del personale delle aziende di trasporto pubblico alle novità in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro apportate dalla legge di bilancio 2022.
Da ottobre 2023 , possono accedere alla prestazione di assegno di integrazione salariale, erogata dal Fondo Trasporto Pubblico, tutte le aziende di trasporto, sia pubbliche che private, a prescindere dal numero dei dipendenti, nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa in relazione alle causali previste dalla normativa in materia di trattamenti di integrazione salariale ordinaria e straordinaria.
GARANTE DELLA PRIVACY
Accesso ai dati sulla geolocalizzazione
Il Garante privacy ha pubblicato la newsletter n. 511 del 10 ottobre 2023, con cui ha reso noto di aver sanzionato una società incaricata della lettura dei contatori di gas, luce e acqua, per non aver dato idoneo riscontro alle istanze di accesso ai dati di tre dipendenti di dati raccolti dal sistema di geolocalizzazione installato sugli smartphone aziendali. L’Autorità ha accertato che la società, in qualità di titolare del trattamento, non aveva fornito un riscontro idoneo a quanto richiesto dai reclamanti. Non aveva nemmeno comunicato agli interessati i dati trattati attraverso il GPS, ma si era limitata ad indicare le modalità e gli scopi per i quali i dati stessi venivano trattati. Tale condotta, secondo il Garante, doveva essere considerata illecita. Infatti, dalla rilevazione del GPS derivava indirettamente la geolocalizzazione dei dipendenti e, di conseguenza, un trattamento di dati personali, quantomeno nel momento della lettura dei contatori.
AGENZIA DELLE ENTRATE – INTERPELLI
Risposta n. 446 del 09 ottobre 2023 – imposta di bollo registrazione contratti di appalto
Sui contratti d’appalto, le cui procedure sono iniziate dal 1° luglio 2023, è dovuto solo il Bollo una tantum e null’altro. In pratica, l’unica imposta, regolamentata dall’ultimo Codice dei contratti pubblici (Dlgs n. 36/2023), sostituisce tutti quelli richiesti in precedenza per l’espletamento di altre formalità connesse alla stipula, come la registrazione.
La società che, a causa di un errore, trova nel proprio cassetto fiscale la duplicazione delle fatture emesse per la stessa operazione, può rimediare tramite registrazione, nel periodo d’imposta corrente, di tutti i duplicati e il contestuale storno degli stessi attraverso l’emissione di note di variazione in diminuzione. Quest’ultime possono essere cumulative per ogni codice identificativo Iva di ciascun acquirente.