Novità normative e ultime circolari emesse
INPS
Indennità part time ciclico le domande dal 13 novembre
L’INPS, con il messaggio n. 3977 del 10 novembre 2023, pubblica le prime istruzioni, anche finalizzate alla presentazione delle domande per la fruizione della indennità una tantum per gli anni 2022 e 2023 a favore dei lavoratori a tempo parziale ciclico.
Il decreto-legge n. 145/2023, all’articolo 18, comma 2, prevede l’indennità una tantum sia riconosciuta ai lavoratori dipendenti di aziende private che siano stati titolari, nell’anno 2022, di un contratto di lavoro a tempo parziale, caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa, e complessivamente non inferiori a sette settimane e non superiori a venti settimane, dovuti a sospensione ciclica della prestazione lavorativa.
Pertanto, ai fini dell’accesso all’indennità una tantum, il requisito di cui sopra si intende soddisfatto qualora il lavoratore – nell’alternanza dei periodi di lavoro e non lavoro riferiti al citato contratto dell’anno 2022 – possa fare valere un periodo continuativo di non lavoro di almeno un mese e nel complesso un periodo di non lavoro non inferiore a sette settimane e non superiore a venti settimane.
Le domande per l’accesso alle indennità saranno disponibili dal 13 novembre 2023 e fino al 15 dicembre 2023.
Con la circolare n. 91 del 10 novembre 2023, l'INPS fornisce alcuni chiarimenti in ordine agli obblighi informativi e contributivi afferenti alle assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzate, possibile per i lavoratori sportivi di età compresa tra i 18 e i 23 anni e finalizzate alla formazione di sportivi professionisti, possibile dal 1° gennaio 2022 per le società e le associazioni sportive professionistiche.
Cassa integrazione eventi non evitabili: il riepilogo delle istruzioni
L'INPS riepiloga, nel messaggio 3959 del 9 novembre 2023, le modalità con cui i datori di lavoro devono richiedere l’accesso agli ammortizzatori sociali ordinari.
In particolare l'istituto ricorda che in questi casi i datori di lavoro possono ricorrere :
- al trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO),
- all’assegno di integrazione salariale a carico del Fondo di integrazione salariale (FIS) e dei Fondi di solidarietà bilaterali
- al trattamento di cassa integrazione speciale operai agricoli (CISOA).
con Causale “Incendi – crolli – alluvioni”, che rientra tra quelle riferibili al verificarsi di eventi oggettivamente non evitabili CD. EONE
Rilevazione retribuzioni O.T.D. e O.T.I. del settore agricolo
L’INPS, con la circolare n. 90 dell’8 novembre 2023, informa che le Strutture territoriali stanno procedendo alla rilevazione delle retribuzioni medie provinciali per gli operai a tempo determinato (OTD) e a tempo indeterminato (OTI), occupati nei vari settori in cui si articola l’attività del comparto agricolo.
La rilevazione deve essere effettuata alla data del 30 ottobre 2023, in conformità alla normativa e alle disposizioni contrattuali, secondo le indicazioni contenute nella circolare n. 190 del 31 dicembre 2002.
Fondo servizi ambientali: contribuzione obbligatoria da novembre
L’INPS, con il messaggio n. 3901 del 7 novembre 2023, rende noto le prime indicazioni sulle novità normative riguardanti l’adeguamento della disciplina del Fondo bilaterale di solidarietà per il sostegno del reddito del personale del settore dei servizi ambientali alla disciplina degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (decreto interministeriale del 29 settembre 2023.
In particolare sui beneficiari degli interventi del Fondo e sul contributo ordinario di finanziamento dovuto.
Le novità normative entrano in vigore dall’11 novembre 2023.
L’INPS, con la circolare n. 89 del 7 novembre 2023, ha fornito indicazioni in merito alla compatibilità delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL con le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato.
I voucher in agricoltura, previsti dalla Legge di Bilancio 2023, sono cumulabili con le indennità di disoccupazione Naspi e DIS-COLL.
È prevista la compatibilità e la cumulabilità se le prestazioni agricole di lavoro occasionale a tempo determinato e con natura stagionale non sono superiori a 45 giorni all’anno.
Nel rispetto del requisito della durata, non è previsto l’obbligo di comunicazione all’INPS del compenso percepito per il lavoro occasionale.
Fringe benefit: istruzioni per i conguagli contributivi 2023
L’INPS, con il messaggio n. 3884 del 6 novembre 2023, fornisce le istruzioni relative ai conguagli contributivi nei casi in cui le somme relative ai fringe benefit annui, elargite ai lavoratori dipendenti, risultino superiori alle soglie di esenzione fissate per il periodo d’imposta 2023 dall'articolo 51, comma 3 del TUIR.
A tal fine il messaggio puntualizza le novità normative introdotte dal decreto-legge 48/2023, che ha fissato il limite massimo di esenzione ai lavoratori dipendenti con figli a 3.000 euro, includendo nella deroga al regime generale le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti (privati e pubblici) “per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.
Vengono inoltre forniti chiarimenti sui casi di eccedenza dei buoni benzina, fino a 200 euro esenti fiscalmente, che devono essere assoggettati a contribuzione previdenziale da parte del datore di lavoro.
Il messaggio indica quindi le modalità di conguaglio dei fringe benefit, per le diverse categorie di datori di lavoro, tramite flusso UNIEMENS.
ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO
Salute e sicurezza: l’Ispettorato riepiloga le sanzioni
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato la nota n. 1159 del 9 novembre 2023, con la quale fornisce il prospetto con tutte le ammende e le sanzioni amministrative in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro oggetto di rivalutazione, ai sensi del Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023.
La rivalutazione trova applicazione esclusivamente con riferimento alle violazioni commesse a far data dal 6 ottobre 2023.
INAIL
L’INAIL, con la circolare n. 47 dell’8 novembre 2023, ha aggiornato i limiti di retribuzione imponibile per il calcolo dei premi assicurativi nel 2023.
Il Ministero del Lavoro, infatti, con il decreto n. 89 dello scorso giugno, ha rivalutato, con decorrenza dal 1° luglio 2023, le prestazioni economiche erogate dall’Istituto nel settore industria e ha stabilito i nuovi importi del minimale e del massimale di rendita:
- minimale 19.221,30 euro;
- massimale 35.696,70 euro.
La retribuzione media giornaliera sale a 91,53 euro. Fino al 30 giugno 2023 continuano a d essere utilizzati i precedenti valori: 17.780,70 e 33.021,30 euro.
L’INAIL, sulla base dei nuovi importi, aggiorna i limiti di retribuzione imponibile per il calcolo dei premi assicurativi da variare secondo la rivalutazione delle rendite.
AGENZIA DELLE ENTRATE
Bonus autotrasporto, pubblicato il codice per l’acquisto di gas naturale liquefatto
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 61 del 10 novembre 2023, ha istituito il codice tributo “7058” che le imprese esercenti attività logistica e di trasporto merci per conto terzi, con mezzi a elevata sostenibilità, dovranno indicare nel modello F24, per utilizzare in compensazione il credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale liquefatto.
Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi. Chiarimenti
Con la circolare n. 31 del 9 novembre 2023 l'Agenzia delle entrate fornisce i chiarimenti sui requisiti necessari per usufruire del rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte sui redditi, introdotto dall’articolo 4 del decreto legge n. 145/2023 (decreto “Anticipi”).
La norma richiamata prevede, per il solo periodo d’imposta 2023:
- il differimento dal 30 novembre 2023 al 16 gennaio 2024 della scadenza del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi, modello Redditi PF 2023
- la possibilità di versare tali somme in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio 2024.
L’Agenzia toglie i dubbi in merito all’ambito soggettivo di applicazione della misura, precisando che possono usufruire del differimento del versamento i contribuenti che, contestualmente, siano:
- titolari di partita Iva
- abbiano dichiarato, con riferimento al periodo d’imposta 2022, ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170mila euro.
Con riguardo all’impresa familiare e all’azienda coniugale è specificato che il rinvio è applicabile esclusivamente al titolare e non anche ai suoi collaboratori.
La Agenzia precisa, inoltre, che rientra nel rinvio anche il versamento, in un’unica soluzione, dell’acconto relativo alle imposte sui redditi. Restano, invece, esclusi dalla proroga:
- le persone fisiche non titolari di partita Iva
- le persone fisiche titolari di partita Iva che, con riferimento all’anno d’imposta 2022, abbiano dichiarato ricavi o compensi di ammontare superiore a 170mila euro
- i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Dichiarazione di successione,aggiornati modello
Con il provvedimento dell'8 novembre 2023, l'Agenzia delle Entrate aggiorna il modello e le istruzioni della dichiarazione di successione e le specifiche tecniche in linea con i recenti chiarimenti della prassi in tema di “coacervo successorio e donativo”. La circolare n. 29 del 19 ottobre 2023 dell’Agenzia, infatti, ha fornito delle precisazioni sul trattamento fiscale dell’istituto, in recepimento del consolidato orientamento della Cassazione sulla non applicabilità del coacervo successorio, implicitamente abrogato, e sull’esclusione, per quanto riguarda il coacervo donativo, delle donazioni eseguite nel periodo in cui era stata abrogata l’imposta sulle successioni e donazioni (25 ottobre 2001-28 novembre 2006).
Controlli automatici dichiarazioni dei redditi: nuovi codici tributi
Con la risoluzione dell'8 novembre 2023 n. 60, l’Agenzia delle Entrate istituisce i codici tributo da “936G” a “931H”, che consentono il versamento tramite modello F24 delle somme dovute, relative alle comunicazioni derivanti dai controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi (articolo 36-bis, Dpr n. 600/1973), nel caso in cui il contribuente intenda versare soltanto una quota dell’intero importo indicato nel modello di pagamento precompilato allegato alla comunicazione. In particolare, si tratta di rilievi riguardanti numerose tipologie di crediti d’imposta.
AGENZIA DELLE ENTRATE – INTERPELLO
Il passaggio dal gestore uscente al gestore entrante di un’attività di distribuzione del gas e più nello specifico al trasferimento di azienda/ramo d'azienda non è rilevante ai fini IVA avendo l'operazione per oggetto non singoli beni, bensì una "universitas (totale o parziale) di beni materiali, immateriali e di rapporti giuridico economici suscettibili di consentire l'esercizio dell'attività di impresa'' in capo al gestore entrante, e che detta caratteristica fosse anche preesistente al trasferimento stesso. Ne consegue l'attrazione di tale fattispecie nell'ambito dell'imposta di registro in virtù del principio di alternatività IVA/registro.
La ratio delle disposizioni in materia di cessione/assegnazione agevolata ai soci e di trasformazione agevolata in società semplice è quella di consentire l'estromissione dei beni dal regime d'impresa riducendone il corrispondente carico fiscale attraverso, da un lato, la scelta del valore da attribuire ai beni da estromettere ai fini del calcolo della plusvalenza relativa all'assegnazione agevolata, alla cessione o alla trasformazione in società semplice e, da un altro lato, l'applicazione di un'imposta sostitutiva dell'IRES e dell'IRAP. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 456 del 10 novembre 2023.
Risposta n. 457 del 10 novembre 2023 – assegnazione agevolata dei beni ai soci
L'adozione di un contratto a favore di terzo privo della qualifica di socio all'ipotesi di assegnazione agevolata dei beni ha in concreto l'effetto di determinare la traslazione della proprietà dei beni, oggetto di assegnazione, direttamente in capo al terzobeneficiario, che non riveste la qualifica di ''socio'' della società assegnante, requisito (quello di essere ''socio'' dell'assegnante) richiesto espressamente dalla norma agevolativa ai fini della sua applicazione. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 457 del 10 novembre 2023.
Le agevolazioni concesse alle imprese e, più in generale, ai datori di lavoro sotto forma di “esonero contributivo” si sostanziano in una generale riduzione dell’aliquota contributiva datoriale, che comporta il “mancato sostenimento” dei corrispondenti costi per contributi previdenziali. Ciò implica che tali misure non rientrano nel perimetro di applicazione del regime di detassazione previsto dall’articolo 10-bis del “decreto Ristori” in favore dei soggetti beneficiari dei “contributi” e delle “indennità” erogati in via eccezionale per far fronte alle difficoltà economiche derivanti dalla crisi pandemia per Covid-19.