
Domani a Diciottominuti le istruzioni operative per l’esonero contributivo per l’assunzione di under 35
È stato firmato oggi dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il decreto attuativo dell’esonerocontributivo per assunzioni di persone sotto i 35 anni mai occupati a tempo indeterminato,previsto dal Decreto Coesione. L’efficacia delle misure, ricorda il Ministero in un comunicato stampa diffuso in serata, “era subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea, così come previsto dall’articolo 22, comma 11 del Decreto Coesione”. La fruizione del bonus Giovani sarà uno dei temi al centro della nuova puntata di “Diciottominuti – Uno sguardo sull’attualità”, in diretta domani dalle ore 16 sulla Web Tv dei Consulenti del Lavoro. Il bonus – si legge sul comunicato – riconosce ai datori di lavoro privati “che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato o trasformano il contratto di lavoro a tempo determinato in un contratto stabile, fino a 24 mesi di esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore”. Un tetto massimo che viene incrementato a 650 euro al mese se l’assunzione sia effettuata presso una sede o unità produttiva nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L’esonero – va ricordato – spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l'assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi. Il bonus non è, inoltre, cumulabile con altri esoneri contributivi, “ma è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027”. Il via libera da parte della Commissione è stato comunicato lo scorso 31 gennaio. Il decreto – conclude il Ministero – passa ora al vaglio dei competenti organi di controllo.