
L’informativa inviata ai CPO sull’uso dell’Intelligenza Artificiale da parte dei Consulenti del Lavoro
La legge n. 132/2025 sull’Intelligenza Artificiale è da oggi ufficialmente in vigore. Una legge che definisce principi, finalità e ambito di applicazione dell’IA in Italia, promuovendo un uso corretto, trasparente e responsabile, a dimensione antropocentrica. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, con un’informativa inviata lo scorso 6 ottobre ai CPO sull’uso dell’IA da parte dei Consulenti del Lavoro, ha suggerito le modalità con cui applicare il principio di trasparenza contenuto nella legge quadro, che ribadisce "la centralità della persona e la necessità di garantire il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà costituzionali ed europee". L’articolo 13 della L. n. 132/25 stabilisce che l’uso dell’IA nelle professioni intellettuali deve essere limitato ad attività strumentali e di supporto, “senza mai sostituire il lavoro intellettuale del professionista”. L’elemento di novità è il principio generale di pubblicità dell’utilizzo dei sistemi intelligenti: il professionista è, infatti, tenuto a informare il cliente, in modo chiaro, esaustivo e semplice, sull’impiego di tali strumenti nell’ambito dell’incarico ricevuto. Un obbligo – precisa il CNO – che non può ridursi a “mero adempimento formale, ma deve tradursi in una comunicazione effettiva e comprensibile”. La legge, inoltre, riafferma il principio della responsabilità personale e diretta del professionista. Nella parte finale dell’informativa, il Consiglio Nazionale dell’Ordine “raccomanda”: di usare l’IA “esclusivamente come strumento di supporto”; “garantire trasparenza informativa nei confronti dei clienti”; “mantenere il pieno controllo dei processi decisionali”; “aggiornarsi costantemente sulle evoluzioni normative e tecnologiche”.
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