
Il provvedimento introduce misure urgenti per rafforzare prevenzione e formazione di lavoratori e studenti
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre il Decreto Legge n. 159/2025 che introduce misure urgenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il provvedimento aggiorna e potenzia il DL n. 81 del 2008, rafforzando prevenzione, formazione, coordinamento istituzionale e tracciabilità digitale delle attività lavorative e formative.
Più nel dettaglio, si prevede la revisione delle aliquote Inail per premiare i datori di lavoro più virtuosi, con una parallela rivisitazione dei contributi in agricoltura, e viene previsto per tutte le aziende che operano nei cantieri edili, in appalto o subappalto, l’obbligo del badge di cantiere. Raddoppiate, da 6 mila a 12 mila euro, le sanzioni per imprese prive di patente a punti e introdotte risorse di personale aggiuntive per l’Inail, per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (300) e per i Carabinieri impiegati in controlli di sicurezza (100). Grande attenzione anche al tema della formazione e della cultura della prevenzione, con la previsione di ulteriori 35 milioni di investimenti dell’Inail per campagne di promulgazione della cultura della sicurezza sul lavoro, anche grazie alla realtà aumentata, nei percorsi di formazione e istruzione superiore e universitaria. Si introducono anche misure destinate alle micro e PMI per l’adozione di dispositivi di prevenzione individuali ad alta tecnologia e ulteriori interventi di formazione sulla prevenzione attraverso i fondi interprofessionali. Ancora, norme UNI gratuite per le imprese e obbligo di tracciamento dei mancati infortuni. Previsto anche il potenziamento della piattaforma SIISL, con l’obbligo di pubblicazione delle posizioni aperte per i datori di lavoro che richiedono benefici contributivi per l’assunzione e per le Agenzie per il Lavoro. Introdotta la copertura assicurativa per gli incidenti in itinere per i giovani impegnati in percorsi di formazione scuola-lavoro e prevista la loro esclusione dalle “lavorazioni ad alto rischio”. Infine, si introducono borse di studio, tra i 3 mila e i 7 mila euro, per i superstiti di deceduti sul lavoro o per malattie professionali.
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