
On line il decreto del Mimit: a disposizione 50 mln per iniziative nelle regioni meno sviluppate
Valgono 50 milioni di euro i nuovi incentivi per la formazione nelle medie, piccole e microimprese previsti dal Decreto del Ministero per le Imprese e il Made in Italy del 4 settembre 2025, pubblicato sul sito del Dicastero lo scorso 16 ottobre. Le agevolazioni sono mirate ad accrescere le competenze delle PMI nei settori dell’innovazione tecnologica e della transizione verde e digitale e sono indirizzate ad aziende che abbiano una o più unità locali, nell’ambito delle quali dovranno essere realizzati i percorsi di formazione, nelle “regioni meno sviluppate”: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Anche le PMI non residenti possono richiedere gli incentivi se sono in grado di dimostrare la “disponibilità di almeno una sede secondaria” nelle stesse regioni. Si prevede poi una riserva del 40% delle risorse per le filiere dell’automotive e della moda, tessile e abbigliamento. L’incentivo potrà coprire fino a un massimo del 50% delle spese ammissibili, con una maggiorazione del 20% per le micro imprese e del 10% per le medie nel caso di partecipazione a progetti integrati sovraregionali. Sono previsti costi ammissibili minimi di 10 mila euro e massimi di 60 mila euro e viene esplicitato che i corsi debbano essere erogati da soggetti qualificati e indipendenti dal proponente, essere relativi a un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda e avere come oggetto uno o più di questi temi: “traiettorie tecnologiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente; conoscenza, utilizzo e diffusione delle tecnologie individuate dal regolamento STEP; processi e transizione verde digitale”. Il Decreto sottolinea che restano fuori dalle agevolazioni le iniziative relative agli obblighi nazionali in tema di formazione e che è comunque possibile presentare una sola domanda di accesso all’incentivo. Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online e sarà un successivo provvedimento del Ministero a stabilire la data di apertura e chiusura per l’invio. Le graduatorie non terranno conto dell’ordine cronologico di ricezione ma saranno stilate sulla base di una graduatoria per punteggio.
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