
Dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome le indicazioni operative aggiornate per prevenire patologie da calore e minimizzare i rischi per la salute
Con l’aumento delle temperature medie e l’intensificarsi delle ondate di calore, la protezione dei lavoratori esposti al caldo e alla radiazione solare diventa una priorità assoluta. Le nuove linee guida per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, approvate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome lo scorso 19 giugno, forniscono indicazioni operative aggiornate per prevenire patologie da calore e minimizzare i rischi per la salute. La normativa (art. 28 D.Lgs. 81/08) obbliga i datori di lavoro a valutare tutti i rischi, compresi quelli legati al microclima e alla radiazione solare. Le linee guida definiscono misure preventive fondamentali: organizzare l’orario di lavoro nelle ore più fresche, prevedere pause in luoghi ombreggiati o climatizzati, garantire acqua fresca e fornire abbigliamento adeguato. Particolare attenzione va riservata a lavoratori vulnerabili e a chi svolge attività fisica intensa. Le linee di indirizzo possono essere utilizzate in tutti i settori dove sia prevedibile il rischio dovuto all’esposizione ad alte temperature e alla radiazione solare, quest’ultimo “presente solo negli ambienti outdoor, mentre il rischio da calore può essere presente anche negli ambienti indoor quando non siano opportunamente isolati e climatizzati”. Elencati, inoltre, i disturbi più frequenti legati al calore, dermatite da sudore, crampi, squilibri idrominerali, stress da calore e, nei casi più gravi, il colpo di calore, che richiede immediato intervento medico e i rimedi da utilizzare per contrastarli. Nelle linee guida anche gli strumenti di ausilio e gli indici per la valutazione del rischio.
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