
Nessuna domanda, basta versare la prima rata con F24 tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026
Definite modalità e termini per esercitare il ravvedimento sulle annualità 2019-2023 per i soggetti che hanno aderito, entro i termini di legge, al concordato preventivo biennale (CPB) 2025-2026. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 19 settembre 2025 (prot. n. 350617/2025), precisando che potranno accedere coloro che hanno applicato gli ISA o dichiarato cause di esclusione legate alla pandemia (COVID-19), condizioni di non normale svolgimento dell’attività o esercizio di più attività non rientranti nello stesso ISA. Non è richiesta alcuna domanda: l’adesione si perfeziona – sottolineano le Entrate – pagando tramite modello F24, la prima o unica rata dell’imposta sostitutiva tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026, indicando nel campo “Anno di riferimento” una delle annualità interessate. È possibile scegliere il versamento unico o fino a dieci rate mensili (interessi dal 15 marzo). In caso di rateizzazione, il ravvedimento si perfeziona solo dopo il saldo di tutte le rate; un eventuale ritardo entro la scadenza della rata successiva non fa decadere dal beneficio. Per società e associazioni trasparenti, l’opzione è valida solo se vengono versate tutte le imposte dovute sia dalla società sia dai soci. Inoltre, non è ammesso il ravvedimento dopo la notifica di processi verbali di constatazione (PVC), atti di accertamento o recupero di crediti inesistenti. L’Agenzia infine ricorda che il calcolo della base imponibile si basa sui dati delle dichiarazioni presentate, con i riferimenti ai campi rilevanti riportati nell’allegato 1 al provvedimento. Chi ha conseguito nello stesso anno redditi d’impresa e di lavoro autonomo può adottare il ravvedimento solo optando per entrambe le categorie reddituali.
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