
Tra le novità obblighi informativi per i datori, tutela dei lavoratori e istituzione dell’Osservatorio presso il Ministero del Lavoro
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre scorso, la Legge 23 settembre 2025, n. 132 recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”. Il provvedimento, che entrerà in vigore il 10 ottobre 2025, definisce principi, finalità e ambito di applicazione dell’IA in Italia, promuovendo un uso corretto, trasparente e responsabile, a dimensione antropocentrica. Le disposizioni si applicano in coerenza con l’AI Act dell’UE (Reg. 2024/1689). In particolare nei rapporti di lavoro, la legge disciplina l’impiego dell’IA, stabilendo che deve servire a migliorare le condizioni di lavoro, la qualità delle prestazioni e la produttività, nel rispetto del diritto dell’Unione. L’uso deve essere sicuro, affidabile e trasparente, senza ledere dignità e privacy dei lavoratori. È inoltre previsto l’obbligo per datore di lavoro/committente di informare i lavoratori sull’impiego di sistemi di IA secondo l’art. 1-bis del D.Lgs. 152/1997. È confermato il divieto di discriminazione nell’organizzazione e gestione del rapporto di lavoro (art.11). È istituto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Osservatorio sull’adozione di sistemi di IA nel mondo del lavoro, con il compito di: definire una strategia per l’uso dell’IA in ambito lavorativo, monitorare l’impatto sul mercato del lavoro e individuare i settori più interessati; promuovere la formazione di lavoratori e datori di lavoro. Disciplinato, inoltre, l’uso dell’IA nelle professioni intellettuali. All'art. 13 si precisa che questa è ammessa come strumento di supporto, restando prevalente il lavoro intellettuale del professionista, che ha l’obbligo di informare il cliente sui sistemi di IA utilizzati. Infine, sono conferite deleghe al Governo anche per alfabetizzazione e formazione sull’IA, inclusi percorsi per ordini e associazioni di categoria, con possibile riconoscimento di un equo compenso commisurato a responsabilità e rischi.
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