
Sul Sole 24 Ore, le riflessioni del Presidente De Luca sull’uso delle nuove tecnologie e sulle sfide che coinvolgono anche i professionisti
L’introduzione di un principio generale di trasparenza nell’utilizzo dei sistemi di IA “è un passo nella giusta direzione”. La fiducia di cittadini, clienti, istituzioni “passa anche dalla certezza di sapere se dietro un documento, un parere, un’elaborazione tecnica vi sia la sola mente dell’esperto o l’ausilio di un algoritmo”. Ad affermarlo è il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Rosario De Luca, che affida a un editoriale pubblicato oggi su “Il Sole 24 Ore” alcune riflessioni sulle nuove tecnologie e sulla cornice regolatoria che Europa e legislatori nazionali stanno mettendo in piedi per non abbandonare l’innovazione “alla logica del far west digitale, ma incardinarla in un sistema di diritti, garanzie e responsabilità”, a differenza di ciò che accadde con la rete Internet. Nonostante l’introduzione del principio di trasparenza, sottolinea il Presidente De Luca, restano “i profili della responsabilità professionale”. In altre parole, “l’atto rimane sempre imputabile al professionista che resta titolare della scelta e garante della correttezza del proprio operato”. Così come restano i rischi legati al "deep fake" che vanno contrastati con “strumenti di vigilanza, di contrasto e di repressione efficaci, capaci di difendere la società dalle derive più pericolose”. La sfida, dunque, è quella di accompagnare l’IA “a diventare strumento di crescita e non di inganno”, restando al servizio dell'uomo.
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