
Presentato oggi a Roma il 4° Paper del Rapporto 2025 Family (Net) Work sul lavoro domestico
Hanno più di cinquant’anni, sono in gran parte soddisfatti del lavoro che svolgono ma non smettono di guardare altrove: solo il 38,6% dei collaboratori domestici vorrebbe, infatti, mantenere l’occupazione attuale, il 61,4% punta invece a un cambiamento nei prossimi cinque anni. È uno dei principali risultati che emergono dal 4° Paper del Rapporto 2025 Family (Net) Work, intitolato “Il lavoro domestico: tendenze, valutazioni e prospettive”, presentato oggi a Roma da Assindatcolf, in collaborazione con la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Un universo, quello del lavoro domestico, che in Italia conta 1 milione 229 mila lavoratori – tra regolari e non – per un valore economico generato di circa 17 miliardi di euro, pari a quasi l’1% del Pil nazionale nel 2024. Un settore essenziale per l’equilibrio familiare e sociale del Paese, ma che mostra segnali di affaticamento: secondo l’Inps, dal 2019 al 2024 si sono persi 47 mila lavoratori, 23 mila solo nel 2024.
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