
Tra le novità il ravvedimento agevolato per chi aderisce al CPB 2025-2026, chiarimenti su tracciabilità delle spese e compensi dei professionisti
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.177 del 1 agosto scorso, la legge n.108/2025 di conversione del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, che introduce importanti novità in materia fiscale, oltre a confermare le misure già previste nel provvedimento originario. Tra le principali spicca, il ravvedimento agevolato per i contribuenti soggetti a ISA che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale (CPB) per il 2025-2026: sarà possibile regolarizzare le annualità dal 2019 al 2023 tramite un’imposta sostitutiva di Irpef, addizionali e Irap, con aliquote variabili in base al punteggio ISA. Per i soli anni 2020 e 2021 è prevista una riduzione del 30% legati agli effetti della pandemia. Il versamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in massimo dieci rate mensili, tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026 (art. 12-ter). Il provvedimento chiarisce inoltre i confini dell’obbligo di tracciabilità delle spese per trasferte, che si applica solo alle spese effettuate in Italia, escludendo quelle sostenute all’estero ai fini Irpef, Ires e Irap. Novità anche per i professionisti associati: non costituiscono abuso del diritto né le operazioni straordinarie tra soggetti che esercitano attività professionali associate né la successiva cessione delle partecipazioni ricevute. Inoltre, rientrano tra i redditi di capitale gli interessi e proventi finanziari percepiti nell’ambito dell’attività professionale e, tra i redditi diversi, le plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in associazioni o società professionali. Un’interpretazione autentica, infine, interviene anche in materia di estinzione dei giudizi legati alla definizione agevolata: il giudizio si estingue con il versamento della prima o unica rata, è dichiarato estinto d’ufficio dal giudice e produce l’inefficacia di sentenze o provvedimenti non ancora passati in giudicato (art-12 bis).
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