
Previsto dall’art. 6-quater del CAD, il trasferimento riguarda anche la sfera privata del professionista
Il domicilio digitale dei professionisti iscritti agli albi è automaticamente trasferito anche nell’Indice nazionale dei domicili digitali (INAD), pur restando registrato nell’INI-PEC. Lo rende noto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro con un comunicato indirizzato ai Consigli Provinciali, dando seguito alla comunicazione congiunta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). Il trasferimento è previsto dall’art. 6-quater, comma 2, del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e riguarda tutti i domicili digitali già presenti in INI-PEC, che vengono automaticamente riversati in INAD. Una volta trasferiti, gli indirizzi diventano utilizzabili anche per comunicazioni aventi valore legale relative alla sfera privata del professionista, in quanto persona fisica. Inoltre, come previsto dalle Linee guida AGID, il domicilio digitale trasferito rimane visibile solo internamente a INAD per 30 giorni, durante i quali il professionista può modificarlo. Trascorso tale termine, l’indirizzo viene pubblicato nell’indice e diventa utilizzabile anche al di fuori dell’ambito professionale.
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