
Chiariti gli effetti delle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2025 in materia di detrazioni per carichi di famiglia
Il compimento del 30° anno non fa perdere automaticamente lo status di familiare fiscalmente a carico, purché il reddito complessivo del figlio non superi i limiti previsti dall’art. 12, comma 2, TUIR (2.840,51 euro, o 4.000 euro per i figli under 24). Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 243/2025, intervenendo dopo le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2025 all’art. 12 del TUIR in materia di detrazioni per carichi di famiglia. Dal 2025, infatti, la detrazione di 950 euro per ciascun figlio spetta solo per quelli di età compresa tra 21 e 30 anni (senza limiti di età per i figli con disabilità accertata). La perdita della detrazione, quindi, non preclude ai genitori la possibilità di dedurre o detrarre le spese sostenute nell’interesse del figlio – ad esempio spese mediche o scolastiche – in sede di dichiarazione dei redditi, ai sensi dell’art. 15 TUIR. L’Agenzia ricorda inoltre che il codice fiscale del familiare a carico deve continuare a essere indicato nella Certificazione Unica, anche nel caso in cui non spetti più la detrazione per figli a carico. Infine, la detrazione mensile prevista dall’art. 12, comma 1, lett. c), TUIR spetta solo dal mese del compimento dei 21 anni fino al mese precedente il compimento dei 30 anni, come già chiarito nella circolare n. 4/E del 2025.
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