
Dall'Inail quasi 5 milioni di euro per gli investimenti in prevenzione. Domande solo online. Calendario entro il prossimo 27.02
Quasi 5 milioni di euro di incentivi messi a disposizione delle aziende che investono in prevenzione. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando Isi 2025, l’Inail rafforza il sostegno alle imprese, stanziando altri 600 milioni a fondo perduto per realizzare interventi finalizzati a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online, secondo un calendario che sarà pubblicato entro il prossimo 27 febbraio sul sito Inail. Come si legge su una comunicazione pubblicata sul portale istituzionale, le risorse sono suddivise in cinque assi di finanziamento. Al primo asse sono destinati 105 milioni di euro, di cui 93 milioni per la riduzione dei rischi tecnopatici (asse 1.1) e 12 milioni per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2). Il secondo asse, con 175 milioni, finanzia interventi per la prevenzione dei rischi infortunistici, i lavori in ambienti confinati o sospetti di inquinamento e la sostituzione di macchinari obsoleti. Il terzo asse stanzia 140 milioni per la rimozione di materiali contenenti amianto, mentre il quarto assegna 90 milioni a progetti dedicati a specifici settori produttivi, tra cui la ristorazione. Al quinto asse, rivolto alle micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria, sono riservati 90 milioni di euro, suddivisi tra 70 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 20 milioni per i giovani agricoltori (asse 5.2). Il bando segna un’evoluzione verso un approccio integrato alla tutela della salute e sicurezza, che coniuga prevenzione, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica, con attenzione ai rischi emergenti legati anche ai cambiamenti climatici. Tra le principali novità, la possibilità di finanziare un intervento aggiuntivo affiancato al progetto principale. Il contributo massimo per ciascun progetto è pari a 130 mila euro, fino al 65% delle spese, percentuale che sale all’80% per i progetti dell’asse 1.2 e per quelli presentati dai giovani agricoltori.
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