
L’intervista alla web tv di Categoria del Presidente Mefop, Mauro Marè
In un Paese in cui la sostenibilità del sistema pensionistico rappresenta una sfida urgente, i Consulenti del Lavoro si confermano alleati strategici nella diffusione di una nuova cultura previdenziale. Con questo obiettivo prosegue la collaborazione tra Mefop – società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, insieme a Enpacl e alla Fondazione Studi, attraverso un protocollo d’intesa rinnovato annualmente, finalizzato a promuovere in modo capillare, concreto ed efficace la previdenza complementare. “Nel tessuto produttivo italiano, fatto di piccole e medie imprese – sottolinea il presidente di Mefop, Mauro Marè intervistato alla web tv di Categoria – “il Consulente del Lavoro è spesso l’unico punto di riferimento per orientare aziende e lavoratori verso strumenti di protezione integrativa”. Una presenza diffusa e qualificata, che avvicina migliaia di imprese alle opportunità offerte dal secondo pilastro pensionistico. Un ruolo che si traduce in formazione, strumenti digitali e seminari, pensati per rafforzare le competenze professionali e guidare i lavoratori verso scelte previdenziali più consapevoli. Ma anche in un impegno politico e culturale per colmare il divario informativo e di fiducia che frena l’adesione alla previdenza complementare, oggi ferma al 30-35%. In un contesto in cui l’obbligatorietà non è percorribile, Marè indica come strada possibile le forme di adesione semi-automatica, accompagnate da un cambio culturale che incentivi l’opzione della rendita, ancora poco scelta dai lavoratori italiani.
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